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Data pubblicazione: lunedì 26 agosto 2002  

MATERIALE PASTORALE - ROSARIO

Rosario

Rosario


Istituto Oblati del Sacro Cuore

89861 Tropea V.V.


“In Cammino verso il
Terzo Millennio”




IL ROSARIO







MISTERI GAUDIOSI

1° mistero
L’angelo Gabriele annuncia a Maria la nascita di Gesù

L’angelo entrando da lei disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. (Lc 1,28-30)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
Nel cuore dell’Immacolata (PF, 5)
Avevo posto due voti, come una speranza lontana che mi allietava l’anima. Iersera, ai primi vespri dell’ 11 febbraio, un sacerdote bussò alla nostra porta, alla porta della “Casa della Carità”, che noi vogliamo aperta a tutti come il Cuore Santo di Gesù. E Giovedì Santo - che, quest’anno, coincide con l’Annunciazione, l’Incarnazione del Verbo e l’Eucarestia - la “Casa di diamante” lungamente sognata, sarà una realtà.
Non chiedo nulla; ma preghiera, e preghiera, e preghiera perché il germe sia fecondo e fiorisca sotto il nostro cielo, che vide l’ardenza d’anima di S. Francesco di Paola e il sangue vivo di tanti martiri.
Nei vespri rossi, che crean sul nostro mare paesaggi di sogni, vedo ancora quel sangue e quell’ardenza, e spero e prego.

2° mistero
Maria visita S. Elisabetta

Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”. (Lc 1,-41)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
La Vergine (PF, 27)

Sentì il sussulto del Verbo incarnato, nella sua verginità pura.
Per opera dello Spirito santo in Lei.
Così l’anima verginale deve sentire l’abisso tra Dio e lei.
La Madonna, canta il Manzoni, adorò il Verbo di Dio.
Così l’anima cristiana deve adorarlo, e offrire tutte le miserie al Verbo Incarnato.
Tutti i lati umani, tutte le nostre imperfezioni, e abbandonarci a lui che tutto sa.
E’ infinitamente paziente.

3° mistero
Gesù nasce a Betlemme
Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro in albergo. (Lc 2,6-7)

Dagli Scritti del Servo di Dio. P. Francesco Mottola:
Natale (PF, 21)
De Saba venimus adorare Dominum (Mt. 11,1-12)
Son venuti dall’Oriente ad adorare il Signore.
Il Bambino, il trentatreenne, il morto in Croce, l’Eucarestia, il corpo mistico - tutti degni di adorazione.
Guidati da una stella, Maria, è la stella suprema delle anime.
Non c’è contraddizione tra la stella che guida ad adorare il bambino del suo seno, perché Maria nel piano di Dio sempre fu.
Ogni nostra azione deve avere il valore di eterno, perché all’eterno, ci deve guidare.

4° mistero
Gesù presentato al tempio
A quaranta giorni dalla nascita di Gesù, Maria e Giuseppe portarono il Bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore. (Lc 2,22-23)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola:
(LC, 133)
(...) E Maria disse: “Ecco l’ancella del Signore, i faccia di me secondo la tua parola”. E l’angelo si partì da lei” (Lc 1,38).
Poi sgorgò il Magnificat (Lc 1,46-55).
La Madonna fu la prima Oblata, cioè data - noi umilmente siamo le sue seguaci.
Cioè offerte a Dio e alla Chiesa, con i voti di obbedienza e di castità e con la promessa di povertà.
Le nostre sollecitudini sono quelle della Chiesa: Catechismo, Azione Cattolica, poveri, minorati, vocazioni ecclesiastiche e tutto ciò che converge all’affermazione del Regno di Cristo Signore.
Ogni qualvolta vi chinate su un corpo franto, guardate in lui l’immagine splendida di Cristo benedetto.
Se non paghiamo di persona, se non siamo austeri, diritti, se non costruiamo sulla roccia della spiritualità - tutto cade.
Abbiamo avuta l’approvazione diocesana, non dobbiamo deludere il nostro Vescovo che rappresenta la Chiesa.
Quindi siate sante (...).

5° mistero

Gesù ritrovato a Gerusalemme
“Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio?” Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Lc 2,48-51)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola:
Totalità di essere (PF, 28)
Tutte le cose sono nostre - l’uomo è il re dell’universo.
Ma Cristo è di Dio (1Cor. 3,23).
L’uomo è un essere che si impadronisce delle cose e tende.
E’ un offertorio mistico.

Misteri Dolorosi
1° Mistero doloroso
Gesù prega e suda sangue nell’orto degli ulivi
“In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra”. (Lc 22,44)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
Il salmo del disfacimento FL, 41
Lo sento nell’anima il canto, il canto del corpo che cade, perché il tempo finisce.
Il tempo è la nostra prigione, e à le muraglie grigie dello spazio, è il pungolo incalzante del moto.
Il moto che è alba e tramonto; non è il moto dell’anima, che sale verso l’infinito.
Nella scia dell’ascesa, il corpo diventa ombra; quando l’ombra si dislega, si accende il lume di Gloria.
E l’ombra che cade è una gioia, come quando dopo la notte, nel cielo compare l’aurora.
Il cervello è stanco di ricevere le relazioni di tutta la vita, che miliardi di fili continuamente gli portano.
Centomila pulsazioni al giorno ànno stancato il cuore, inesausto distributore di rubini e di perle.
I novecentomila alambicchi dei reni, gli innumerevoli alveoli del polmone e i laboratori del fegato ormai sono logori.
La retina à troppo veduto, le corde vibranti àn troppo vibrato; l’anima à noia della contingenza.
I suoni, i colori della terra, non le bastano più: cerca armonie divine e i colori dei cieli.
Solo l’Amore spezza la catena e ci spinge oltre, e quando la Grazia l’avvolge, diventa Carità.
La visione del Verbo di Dio, l’amore nell’Amore, solamente ci quieta per l’eternità.
E neppure l’idea le basta, perché anche l’idea nasce da terra e imprigiona lo spirito.



2° Mistero doloroso
Gesù è crudelmente flagellato dai soldati
“Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare..” (Gv 19,1)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
FL, 64,3
Era lì con i suoi rami nudi protesi verso il cielo, il povero albero, in attesa del sole.
E venne la primavera: le prime gemme spuntarono.
Foglie, foglie, foglie e l’albero si ammantò di verde - era bellissimo nel suo ammanto.
Lottò, si azzuffò con i venti, con tutti i venti.
Qualche foglia cadde, divelta, nella mischia, e dopo lungo roteare, fu portata via - lontano.
Come? Dove?
Passò il potatore.
Il fruscìo delle fronde lo fece sostare: guardò l’albero -pensò.
Nessun fiore, nessuna speranza di frutto!
Bisogna potare: troppi rami, troppe fronde.
Povero albero, lui che sentiva tutto il desiderio di donare, la nostalgia accorata di donarsi.
E fu dato il primo colpo d’accetta - crudelmente.
Uno scricchiolìo lugubre - quasi un lamento.
Ma il ramo non voleva cadere, non voleva staccarsi, perché non voleva morire.
Un altro colpo ancora, preciso: un tonfo ed il ramo era a terra.
Così uno dopo l’altro, tutti i rami giacevano al suolo.
Ora l’albero appariva scheletrito - pieno di ferite: non aveva che un solo ramo, uno solo - l’unico, ancora avvinto al suo tronco.
Reciderlo, per lui, era la morte.
E fu reciso anche questo - inesorabilmente.
Il sole proiettava i suoi raggi cocenti su quelle ferite, quasi che la sua arsione potesse ridare la vita a quei poveri rami.
L’albero spoglio di tutto, non è ce uno scheletro.
E rimane lì, ora silenzioso, in attesa di essere troncato, materia di combustione, per ardere.
E’ questa la storia vera di molte anime.
Così il dramma umano divino si conclude nel tempo, in attesa della catarsi di gloria, nel fuoco della Trinità.

3° Mistero doloroso
Gesù è incoronato di spine e insultato
I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi... lo schernivano: “Salve Re dei Giudei!”. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Mt 27,29-30

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
Spina Christi FL, 129
Nacque nella terra buia la povera pianta, e si aderse fra molte spine, nella speranza acuta dei cieli sereni.
Tra spine e speranza.
Quando il sangue di Cristo si impossessò del suo dolore, diede un senso di speranza all’anima divina.
E fu come una fioritura di sangue nell’anima immortale, e questa fioritura di sangue ebbe una voce.
Una voce di speranza, in simbiosi con il sangue di Cristo immortale.
Finitezza, preghiera e sangue.

4° Mistero doloroso

Gesù percorre la via del Calvario portando la croce
Pilato consegnò loro Gesù perché fosse crocifisso. Presero dunque Gesù, ed egli, portando la croce, si avviò verso il Golgota. (Gv 19,16-17)


Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
La mia Croce FL, 35
Una croce di legno nero, in una valle di Calabria circondata di colli - aperta su mare, aperta tutta sul cielo.
Una di quelle croci rozze che i contadini di Calabria mettono su una base di pietra e calce, e salutano sempre passando, e illuminano con la
Ho trovato scritto nel mio quaderno di appunti segretissimi: “Ch’è la Madonna per me?”
E’ la Madre dell’Idea.
In Lei, l’Unigenito di Dio si fece carne.
Perciò è l’Immacolata, senza nessun’ombra di peccato, scelta ad essere l’abitacolo dell’Eterno.
E fu l’abitacolo dell’Eterno, nella storia che in Lei s’incentra, come in Cristo.
Regina col suo Figlio Re.
Ed all’Idea diede tutta la sua sostanza umana purissima - di purità verginale.
E Cristo fu vero Uomo e vero Dio, nell’unità di persona.
E l’assistette come Madre - e fu Mediatrice universale di Grazia.
E accompagnò Cristo sul Calvario, e sul Calvario fu proclamata Madre di tutti i viventi.
Di tutti coloro che àn vita - vita fisica, intellettuale, soprannaturale.
Perché tutti gli uomini vivono di diritto questa vita soprannaturale.
Per il fine unico; la gloria di Dio, attraverso il Cristo - Mediatore unico.
E’ questo il valore supremo della Madonna Santa.
Ancora: è per questa ragione è conveniente sia assunta in Cielo.
(...)
Anche per noi così: tutti i valori umani ànno per centro il Cristo, crocifissi, col Crocifisso.
Siamo un corpo solo - il Suo Corpo Mistico e pur vitalmente reale. Nell’ultimo giorno, dopo la breve parentesi dei sensi e dei nostri peccati, con Lei saremo assunti, nel Sussistente divino.
lampada che arde nell’anello d’oro dell’olio raccolto elemosinando, in un semplice bicchiere di vetro - e fioriscono coi fiori danti della nostra campagna.
Era sola, in quel meriggio arso di sole: ed io sognai, con l’anima stretta a quella povera croce, la mia povera vita illuminata di preghiera che s’alimenta di sangue - come la lampada che la sua fiamma arde nell’olio che sa la pressura della macina, come quei fiori di campagna che la loro corolla aulente tutta disfacevano ai piedi di quella croce nera.
Non la rividi più mai, ma quella rimase la mia croce, e quando m’assale la tristezza grande di una vita mediocre e grama, quel sogno, ai piedi di quella croce vista quasi vent’anni fa, conforta la mia giovinezza sacerdotale e riprendo il cammino, nonostante tutto!

5° Mistero doloroso

Gesù è crocifisso e muore sulla croce
Giunti al Calvario, crocifissero Gesù... Presso la croce di Gesù stava sua madre... Dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto”. E, chinato il capo, spirò. (Gv 19,18ss)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
FL, 57/2
Ho sul mio tavolo una rama di gladioli, bellissima: à il colore rosa de l’alba e del tramonto, come striature di bianco.
E’ il tempo: comincia l’alba, ma diventa rosa col sole; così il tramonto, che dall’altra parte è l’aurora.
Il tempo passa perché tutto è contingenza.
E’ innanzi al mio Crocifisso: l’Idea, incarnato per amore di noi e morto sulla Croce.
E’ per questa Idea che noi viviamo e ogni cosa esiste, perché tutto à valore nell’idea suprema
di Dio, per cui à valore tutto ciò che è aurora.
E’ il Cristo, l’unica voce, che innalza tutte le nostre voci, e quindi tutto pacifica.
Io trovo il mio riposo in Lui, pur nell’attesa perenne che strazia la vita.








MISTERI GLORIOSI

1° Mistero glorioso

Gesù risorge da morte e appare agli Apostoli
L’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. E’ risorto, come aveva detto”. (Mt 28,5-6)

Dagli scritti del Servo di Dio , P. Francesco Mottola
FL, 226
Alleluia, alleluia, alleluia!
E’ il grido pasquale.
Pasqua significa passaggio - passaggio di amore.
Chi à sete venga a me à detto il Cristo, e farò sgorgare in lui l’acqua di vita eterna.
E’ il mistero di fede.
Fede soprannaturale.
Quasi di gloria.
L’anima nostra è un cielo - rendiamo più splendido questo cielo.


2° Mistero glorioso
Gesù risorto sale al cielo e ritorna al Padre
Detto questo, Gesù fu elevato in alto sotto gli occhi dei discepoli e una nube lo sottrasse al loro sguardo. (Atti 1,9)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
FL, 238
E’ il periodo della primavera.
Morì Gesù il fiore dei fiori.
Morì per salire al Cielo nella gloria della Resurrezione, e per essere pronto ad intercedere per noi.
Cristo è il vero fiore dell’umanità.
E’ Parola di Dio, è congiunto a Dio con figliolanza completa, perché egli è Dio.
E verrà alla fine del mondo, per giudicare i vivi e i morti nella parusia finale.
Tutti guardiamo al Verbo di Dio, nella parusia finale.
Tutti guardiamo al Verbo di Dio, nella natura e nella soprannatura, perché egli è il Re di nostra gente.
In alto c’è lo Spirito Santo.
Amore di Dio, congiunto insieme al Padre e al Figlio in simbiosi perfetta.
E genera Amore in noi, creature razionali.
L’Amore è come l’arte dell’essere.
L’Amore è un dono.
L’Amore è fedeltà.
L’Amore è puro.
L’Amore è forte.
L’Amore è fecondo.


3° Mistero glorioso
Lo Spirito santo scende sugli Apostoli nel Cenacolo
Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro: ed essi furono tutti ripieni di Spirito Santo (At 2,3-4)
Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
Lo Spirito Santo FL, 218
E’ il fuoco che tutti ci investe, ed è la ragione del nostro attaccamento all’eternità.
Noi siamo di Dio, in tutti gli ordini possibili.
Lo Spirito santo, con i suoi sette doni rende anche possibile questa nostra spiritualità come effetto da causa.
E’ il cuore di Dio, lo Spirito Santo, che si versa nel cuore del Figlio di Dio, e in noi, che aspiriamo al dono di Dio.
4° Mistero glorioso
Maria è assunta in anima e corpo al cielo
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome.
(Lc 1,49)

Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola
LC, p.118
L’Assunta è il fastigio principale delle glorie di Maria.
Dunque dobbiamo rivolgerci a Lei attraverso la preghiera contemplativa, perché la Madonna è la contemplante per eccellenza.
Infatti, seguì il frutto del suo seno, il Verbo di Dio, fino alla morte di Croce.
Lo Spirito Santo venne sugli Apostoli per mezzo di Lei, perché ogni grazia viene per intercessione di Lei - della Madonna Santa.
LC, 113
La nostra Oblazione, pur rimanendo nella terra grigia e nera, con lo spirito deve tendere sempre più in alto, nella soprannatura, nei cieli sereni.
Dobbiamo lavorare su questa terra con impeto inesausto dei cieli, dell’immobilità dei cieli: quando i cieli si porteranno sulla terra, potremo dire basta al nostro lavoro.
Il nostro movimento è ritorno alle origini: ieri i martiri riempivano di sangue la terra - così noi dobbiamo essere sempre pronti al martirio.
Vi raccomando la preghiera contemplativa, perché soltanto con questa riuniremo i cieli alla terra in modo indissolubile.

5° Mistero glorioso

Maria, nostra madre, è incoronata regina del cielo e della terra
Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle...
(Ap. 12,1)
Dagli scritti del Servo di Dio, P. Francesco Mottola FL, 64
A patto di essere di Cristo.
Tende col suo pensiero, tende con la sua volontà, tende col cuore sempre inquieto - ma tende.
Questa tensione forma il suo fieri principale, esclusivo.
non conta la folla, conta l’ io che sempre tende all’infinito.
Purché valga l’ordine soprannaturale di Cristo, in cui c’è la tendenza essenziale per grazia.
Cristo c’infonde la fede, la speranza e la carità, con l’unità più perfetta.
Ecco perché l’incarnazione di Cristo.
Per redimerci dal peccato e innalzarci a Dio Padre.
Il Cristo è vero Dio e vero uomo, e innalza la nostra meta all’ordine soprannaturale.
L’Assoluto ci guarda e ci unifica.
E’ Padre, Figliuolo, e Spirito Santo.

“L’anima mia magnifica il Signore”
La Madonna è un essere strettamente soprannaturale.
E’ la sposa del Padre. La Madre del Figlio - Verbo.
Lo Spirito Santo, amore degli amori, la rese feconda.
Apparve nella nostra storia cantando il magnificat.
I misteri si susseguono in lei il gaudio, il dolore, la gloria.
E’ unita a Cristo nei suoi misteri.
In simbiosi con Cristo, ci fa trasalire di gioia nel santo Rosario,
che per tutti dovrebbe essere itinerario sacro di vittoria.
Specialmente noi, anime consacrate,
dobbiamo sforzarci di recitare il Rosario
sempre più e sempre meglio,
facendo vivere i misteri di Cristo in noi.




Gesù Signore, splendore del Padre, che hai illuminato della tua luce irradiante il Sacerdote Francesco Mottola, per renderlo sapiente direttore spirituale ed esempio di vita sacerdotale integralmente vissuta, ti preghiamo di esaltare nella Santa Chiesa questo tuo servo a conforto e sprone per quanti vogliono camminare alla luce dei suoi insegnamenti e seguirlo nel suo anelito di oblazione totale.
Per sua intercessione, concedimi la grazia per la quale ora ti prego.




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Don Giuseppe Sergio

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Giovanni Paolo II

"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù


Parole di Gesù Divina Misericordia a
Santa Faustina Kowalska
...le cose esterne non influiscono sulle sofferenze dello spirito e non procurano molto sollievo. Nel confessionale attinsi forza e consolazione venendo a sapere che ormai non avrei atteso a lungo per intraprendere l'azione. Giovedì, quando andai nella cella, vidi sopra di me un'Ostia sacra in una grande luce. All'improvviso udii una voce, che mi sembrava uscisse da sopra l'Ostia: “ In Essa sta la tua forza: Essa ti difenderà “. Dopo queste parole la visione scomparve, ma una forza misteriosa entrò nella mia anima ed una strana luce mi fece conoscere in che consiste il nostro amore verso Dio, e cioè nel fare la Sua volontà.
 


I Santi di oggi

San Cleto (Anacleto) Papa
Santi 38 Martiri Mercedari di Auterive
Maria Vergine madre del buon consiglio
San Basileo di Amasea Vescovo
Santo Stefano di Perm Vescovo
San Primitivo Martire
San Pascasio Radberto Abate di Corbie
gli altri santi ...





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