L'Associazione ¬ |
 |
La Diocesi ¬ |
 |
International view ¬ |
 |
Il Sito ¬ |
 |
Varie ¬ |
 |
Il respiro del Cuore ¬ |
 |
|
ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
|
|
Data inserimento: 01/01/2009 SOLENNITÀ DI MARIA SS. MADRE DI DIO 2009.
Attraverso la fede, tutti possiamo generare Cristo
Il Concilio ci ha insegnato a guardare a Maria come alla "figura" della Chiesa, cioè suo esemplare perfetto e sua primizia. Ma può, Maria, essere di modello alla Chiesa anche nel suo titolo di "Madre di Dio" con cui viene onorata in questo giorno? Possiamo noi diventare madri di Cristo?
Non solo ciò è possibile, ma alcuni Padri della Chiesa sono arrivati a dire che, senza questa imitazione, il titolo di Maria sarebbe inutile per me: "Che giova a me – dicevano – che Cristo sia nato una volta da Maria a Betlemme, se non nasce anche per fede nella mia anima?". Gesù stesso iniziò questa applicazione alla Chiesa del titolo di " Madre di Cristo", quando dichiarò: "Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica" (Lc 8, 21). La liturgia odierna ci presenta Maria come la prima di coloro che diventano madri di Cristo mediante lascolto attento della sua parola. Ha scelto infatti, per questa festa, il brano evangelico dove è scritto che "Maria, da parte sua, serbava tutte queste parole meditandole nel suo cuore".
Come si diventa, in concreto, madre di Cristo ce lo spiega Gesù stesso: ascoltando la Parola e mettendola in pratica. Vi sono due maternità incomplete o due tipi di interruzione di maternità. Una è quella, antica e nota, dellaborto. Essa ha luogo quando si concepisce una vita ma non si partorisce, perché, nel frattempo, o per cause naturali o per il peccato degli uomini, il feto è morto. Fino a poco fa, questo era lunico caso che si conosceva di maternità incompleta. Oggi se ne conosce un altro che consiste, allopposto, nel partorire un figlio senza averlo concepito. Così avviene nel caso di figli concepiti in provetta e immessi, in un secondo momento, nel seno di una donna, e nel caso desolante e squallido dellutero dato in prestito per ospitare, magari a pagamento, vite umane concepite altrove. In questo caso, quello che la donna partorisce, non viene da lei, non è concepito "prima nel cuore che nel corpo".
Purtroppo, anche sul piano spirituale ci sono queste due tristi possibilità. Concepisce Gesù senza partorirlo chi accoglie la Parola, senza metterla in pratica, chi continua a fare un aborto spirituale dietro laltro, formulando propositi di conversione che vengono poi sistematicamente dimenticati e abbandonati a metà strada; chi si comporta verso la Parola come losservatore frettoloso che guarda il suo volto nello specchio e poi se ne va dimenticando subito comera (cfr. Gc 1, 23 24). Insomma, chi ha la fede, ma non ha le opere.
Partorisce, al contrario, Cristo senza averlo concepito chi fa tante opere, magari anche buone, ma che non vengono dal cuore, da amore per Dio e da retta intenzione, ma piuttosto dallabitudine, dallipocrisia, dalla ricerca della propria gloria e del proprio interesse, o semplicemente dalla soddisfazione che dà il fare, lagire. Insomma, chi ha le opere, ma non ha la fede.
Questi i casi negativi, di una maternità incompleta. San Francesco dAssisi ci descrive i1 caso positivo di una vera e completa maternità che ci fa somigliare a Maria: "Siamo madri di Cristo – scrive – quando lo portiamo nel cuore e nel corpo nostro per mezzo del divino amore e della pura e sincera coscienza; lo generiamo attraverso le opere sante, che devono risplendere agli altri in esempio!". Noi – viene a dire il santo – concepiamo Cristo quando lo amiamo in sincerità di cuore e con rettitudine di coscienza, e lo diamo alla luce quando compiamo opere sante che lo manifestano al mondo.
Padre Raniero Cantalamessa
Fonte: www.lachiesa.it
|
|
Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
|
Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
|
|
Oggi il Signore mi ha detto: “ Va' dalla Superiora e dille che desidero che tutte le suore e le ragazze recitino la coroncina che ti ho insegnato. Devono recitarla per nove giorni e in cappella, al fine di placare lo sdegno del Padre Mio ed impetrare la divina Misericordia per la Polonia “.
|
|
|