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Charter
Who we are
The Association of the sacred Heart of Jesus is composed from priests and lays, who feel the desire to live an ideal evangelical communion and of the charity towards God and the brothers in obedience to the new commandaments that our Lord has left us: Love each other us I have loved you.
That is why we feel the calling of ourselves to propagate in the world the cult and the love to the sacred Heart, to give historical concreteness to God’s Love and of neighbours.
In our activity we want to act in full tuning with the church, who is the a Mother and Guide, who is historical visibility of the presence of Christ in the world, but also to collaborate with all men of Good Will.
The Love for the man unite us everybody: to spread the good work with total spirit of hat-money , to be in solidarity with a more sufferings of ours society, these finalities have done , yes so that we can feel united not only to the church , but also to all those in different ways can divided and they can make in practice.
One wonderful example of such possibility of condivision of an ideal humanity and of the collaboration has given us in our time is Mother Therese of Calcutta.
Christ so therefore is the wonderful possibility for Christians all and for all mankind finding united in a mutual way.
The Sacred Heart, is our confessional choice, but it is not of obstacle to collaboration on the human level, with the other Christian confessions, with the other religions, the laical, non ideological institutions, with men of any faith or thoughts, but on the contrary, they induce to open us also without to lose never sight, our well defined identity of Catholics, to engage ourselves in every sfere of the human society for the common good, and to spread in the respect of the religious freedom and of the thoughts of other, the evangelic ideal of God’s Love and of the Love towards the next one taught by Jesus Christ and kept by the Church.
The President
Priest Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a
Santa Faustina Kowalska
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Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'inferno. E un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che costituisce l'inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall'ira di Dio; la quinta pena è l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio; la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda e indescrivibile. Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro. Sarei morta alla vista di quelle orribIli torture, se non mi avesse sostenuta l'onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c’è mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è.
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