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ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI  

Data inserimento: 09/08/2007
XIX DOMENICA T.O.: L’UOMO E LA SUA “ROBA”.


L’insegnamento costante di Gesù e l’esempio della sua vita ci fanno pensare alla necessità, per chi è chiamato da Dio, a lasciare tutto se questo dovesse essere un ostacolo alla salvezza eterna. L’intento principale di Gesù ,nel trattare l’argomento della povertà a tutti i cristiani, era quello di dimostrare apoditticamente quali sono i veri valori da mettere in evidenza nel comportamento intellettuale e pratico. Gli esempi che porta Gesù sono immediati e facilmente comprensibili da essere umano nelle sue scelte. Gesù pregava, ma la sua preghiera era soprattutto un atto di amore verso il Padre e verso i suoi “fratelli”. Oltre i beni di ordine materiale, che sono l’aspirazione di molti cristiani, ci sono i beni di ordine spirituale e intellettuale. Dio deve essere al di sopra di tutto, e niente, neanche la propria vita, può essere anteposto all’omaggio di gratitudine e di fede che bisogna rendere a Lui. E’ un modo per capire che Dio è il vero padrone di tutto e che niente deve trascurare questo ideale. Se l’uomo è incerto in questa sua scelta, in forma assoluta, allora bisogna tornare al pensiero di Cristo. Il fatto poi, che i “beni terreni” siano frutto della generosità di Dio, che li ha messi a disposizione dell’uomo perché questi collabori a rendere migliori i doni di natura e di grazia, deve far pensare all’uomo di essere soltanto un amministratore, anche nella propria vita. Notiamo ,invece, che le scelte pratiche dell’uomo sono in contraddizione con quello che Dio vorrebbe da lui e che sarebbe necessario. Per questi falsi principi vengono le guerre, il sorpruso, la mancanza di carità, l’abuso della cose create; e quindi la grande divisione dell’umanità: Uomini o Enti padroni di tutto che gestiscono le ricchezze del mondo secondo i loro interessi, mentre bambini gracili e ammalati mancano anche di un pezzo di pane e di una ciotola di acqua. Questo stile nel discernimento delle cose e delle persone sono in fondo la vera causa delle guerre e degli abusi che caratterizzano il nostro secolo. Per confermare questo principio Gesù ha portato anche l’esempio del Buon Samaritano. Il mondo di oggi è purtroppo un lago di acqua e di sangue che i ricchi offrono a danno dei poveri che in fondo sono le vere vittime delle ingiustizie umane.

Essendo tutto grazia, l’uomo deve lasciarsi ispirare dai criteri che non creano dei ghetti per lui, ma che lo inducono a rivolgere al Signore la preghiera che è il vero segno del cristiano:”Padre Nostro che sei nei cieli”….


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Giovanni Paolo II

"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù


Parole di Gesù Divina Misericordia a
Santa Faustina Kowalska
Dopo la S. Comunione ho udito queste parole: “ Vedi quello che sei in te stessa, ma non spaventarti per questo; se ti svelassi tutta la miseria che sei, moriresti per lo spavento; sappi tuttavia quello che sei. Proprio perché sei una miseria così grande, ti ho svelato tutto il mare della Mia Misericordia. Cerco e desidero anime come la tua, ma ce ne sono poche. La tua grande fiducia verso di Me mi costringe a concederti continuamente grazie. Hai dei grandi ed inesprimibili diritti sul Mio Cuore, poiché sei una figlia di piena fiducia. Non potresti sopportare l'enormità dell'amore che ho per te, se te lo svelassi qui in terra in tutta la sua pienezza. Spesso sollevo per te un lembo del velo, ma sappi che questo è soltanto una Mia grazia eccezionale. Il Mio amore e la Mia Misericordia non conoscono limiti “.
 


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