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Storia
La diocesi di Mileto (sec. XI) fondata dai Normanni e succeduta alle antiche diocesi di Vibona e Taureana (sec. IV ca.), la diocesi di Nicotera (sec. VI), la diocesi di Tropea (sec. VIII), costituiscono, in seguito al decreto della Sacra Congregazione per i Vescovi del 30.09.1986, una nuova ed unica circoscrizione ecclesiastica, derivante appunto dalla piena unione o fusione delle tre distinte diocesi di Mileto, di Nicotera e di Tropea.
Le diocesi di Nicotera e Tropea, già unite dal 1818 aeque principaliter, erano state unite in persona episcopi alla Diocesi di Mileto nel 1973. La sede giuridica della nuova diocesi è nella città di Mileto (Vibo Valentia).
La diocesi oggi occupa un comprensorio unitario ed omogeneo, tra il fiume Angitola (nord) e Mesima (sud), che compone quasi per intero la provincia civile di Vibo Valentia.
È suffraganea della Metropolia di Reggio Cal. – Bova. Ord. d’app. il tribunale regionale di Reggio Calabria.
Patroni della diocesi sono Maria SS. sotto il titolo dell’Assunta e di Romania, e S. Nicola Vescovo.
Dati riassuntivi della Diocesi Tel. 0963/338034 – 338004 Fax 0963/338124 (Aggiornati al 31 dicembre 2001)
Superficie in Kmq 942.81 Abitanti 166.000 Cattolici 160.000 Comuni 43 Zone Pastorali 5 Parrocchie 130 Sacerdoti diocesani 107 Diaconi permanenti 5 Seminaristi scuola Media 35 Seminaristi Filosofia 4 Seminaristi Teologia 15
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Non finisce con queste piccole imperfezioni, ti rivelo un segreto del Mio Cuore, quello che soffro da parte delle anime elette: l'ingratitudine per tante grazie è il nutrimento continuo per il Mio Cuore da parte delle anime elette. Il loro amore è tiepido, il Mio Cuore non può sopportarlo, queste anime Mi costringono a respingerle da Me. Altre non hanno fiducia nella Mia bontà e non vogliono mai gustare la dolce intimità nel proprio cuore, ma Mi cercano chissà dove, lontano, e non Mi trovano. Questa mancaaza di fiducia nella Mia bontà è quella che Mi ferisce maggionmente. Se la Mia morte non vi ha convinti del Mio amore, che cosa vi convincerà? Spesso un'anima Mi ferisce mortalmente e in tal caso nessuno Mi consola. Fanno uso delle Mie grazie per offenderMi. Ci sono delle anime che disprezzano le Mie grazie e tutte le dimostrazioni del Mio amore; non vogliono ascoltare i Miei richiami ma vanno nell'abisso infernale. La perdita di queste anime, Mi procura una tristezza mortale. In questo caso, benché sia Dio, non posso aiutare in nulla l'anima, poiché essa Mi disprezza; essendo libera Mi può disprezzare, oppure Mi può amare. Tu, dispensatrice della Mia Misericordia, parla a tutto il mondo della Mia bontà e così conforterai il Mio Cuore. Molte più cose ti dirò, quando parlerai con Me nel profondo del tuo cuore; lì nessuno può ostacolare la Mia azione, lì riposo come in un orto chiuso.
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