Prima giornata del disabile (primo articolo)
Da "La Gazzetta del Sud"
Ad organizzarla lassociazione “Sacro Cuore di Gesù” Prima giornata del disabile
Nando Scarmozzino DASÀ - È stata istituita lassociazione “Sacro cuore di Gesù”, nata dal desiderio «di rendere visibile la testimonianza al Vangelo della Carità di Dio per luomo».
È, questo, infatti lideale scelto dal suo fondatore, il giovane parroco don Pietro Cutuli, al quale circa tre anni fa è stata affidata la guida spirituale della comunità di Dasà. E che detta associazione abbia strutture alquanto solide che la sorreggono, lo dimostra il fatto che a suoi protettori sono stati eletti santa Margherita Maria Alaquoque e san Claudio la Colombiere, suo direttore spirituale, «scelto da Gesù - ha chiarito don Pietro - per diffondere insieme il culto e lamore al Sacro Cuore».
A queste già robuste colonne il padre fondatore ha voluto aggiungerne unaltra, altrettanto solida, vale a dire don Francesco Mottola, comè noto ormai da tempo in odore di essere elevato agli onori dellAltare. «L ideale - ha rilevato il parroco - è stato perseguito e conseguito pienamente da don Mottola, il cui patrimonio spirituale, morale e sociale è attualissimo anche per i nostri tempi».
Lassociazione, che non ha fini di lucro e si basa in gran parte sul volontariato, è composta da sacerdoti e laici, impegnati a diffondere il bene, a lavorare con totale spirito di gratuità, a essere solidali con i più sofferenti della nostra società.
Un percorso, questo, che in realtà i numerosi soci hanno già iniziato qualche giorno fa, organizzando per la prossima settimana la “Prima giornata del disabile”, che prevede un raduno provinciale e un convegno (hanno assicurato il proprio patrocinio lamministrazione provinciale, lAfor e i comuni di Dasà, Acquaro e Gerocarne) sulla condizione di chi è uno di noi, ma che spesso non riceve invece la dovuta attenzione e solidarietà.
Ma non finisce qui. Infatti, allinterno della neonata, ma già molto attiva associazione è stato fissato un traguardo importante : la costruzione di una casa per portatori di handicap psichico. La struttura sorgerà in località “Salvatore”, sita al confine tra i comuni di Dasà e di Gerocarne. Il terreno su cui la stessa dovrà essere realizzata è stato in parte donato da proprietari di buona volontà. Sono, questi, segni più che tangibili della carità che alberga orami in tanti cuori di questo centro, nel recente passato balzato agli onori della cronaca per eventi non certo edificanti. Ma questi segni da soli non basterebbero a raggiungere lo scopo.
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