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Data pubblicazione: domenica 19 maggio 2013
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SPIRITUALITÀ - RAGGI DEL CUORE DI GESÙ
La Pentecoste
Il dono dello Spirito ci rinnova interiormente conformandoci sempre più profondamente al Cuore di Cristo Gesù. Lui è linizio, la vita e il fine ultimo dellintera umanità. Al di fuori di lui il buio, il non senso, la disperazione.
In Lui la luce, la fede, lamore.
Gesù ha detto: "Chi mi ama osserva i miei comandamenti".
Invochiamo incessantemente il dono dello Spirito e impariamo a non contristarlo con la disubbidienza alle sue dolcissime ispirazioni interiori che ci ricordano le parole di Gesù e ci aiutano a metterle in pratica.
Vieni spirito Santo nei nostri cuori. Vieni Amore del Padre e del Figlio. Vieni vita vera dellumanità e guidaci verso le altezze divine che il Signore Gesù ci ha insegnato e testimoniato. Tu sei la grazia. Tu la forza. Tu la gioia e la speranza. Tu lamore e la misericordia. tu sei tutta la nostra dolcezza. Vieni Spirito Santo, soffia nellintimo dei cuori dellintera umanità il dono della pace e irradia il Tuo Amore di universale fraternità, affinché tutti in popoli si riconoscano creati dallunico Dio e Signore delluniverso e tutti i cristiani ritrovino la concordia, la fraternità e la piena unità. Amen!
Sac. Pietro Cutuli
Sac. Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Per tutto il giorno sono stata tormentata da terribIli tentazioni. Delle bestemmie premevano contro le mie labbra e provavo un avversione per tutto ciò che è santo e divino, ma lottai per tutta la giornata. Verso sera cominciò a sopraffarmi un'idea: “ Perché parlare di ciò al confessore? Egli si metterà a ridere per questo”. L'avversione e lo sconforto s'impadronirono della mia anima e mi sembrava che in tale stato non potessi in nessun modo accostarmi alla santa Comunione. Un dolore così acuto colpi la mia anima, che per poco non gridai a gran voce in cappella. Tuttavia mi accorsi che c'erano le suore e decisi di andare nell'orto a nascondermi per poter almeno piangere forte. Ma improvvisamente Gesù stette vicino a me e disse: “ Dove intendi andare? “. Non risposi nulla a Gesù, ma riversai davanti a Lui tutta la mia sofferenza e cessarono tutte le insidie di satana. Gesù mi disse: “ La pace interiore che hai è una grazia “. E spari improvvisamente. Io mi sentii felice e tranquillizzata in modo misterioso. Per la verità far in modo che possa tornare in un attimo una tranquillità così forte, questo in realtà può farlo soltanto Gesù, Egli, l'Altissimo.
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