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Data pubblicazione: sabato 1 marzo 2003
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SPIRITUALITÀ - RAGGI DEL CUORE DI GESÙ
Digiuno e preghiera fermento di pace
La pace non è solamente assenza di guerra confronto mancato di armi, la pace nasce nelle profondità dello spirito umano che appagato e sereno in se stesso la diffonde intorno a se, ecco perché il digiuno e la preghiera sono necessari per la pace.
Digiuno è capacità di sacrificio, povertà di spirito, condivisione con chi soffre un digiuno forzato, e non solo di cibo.
Digiuno è prendere coscienza che l’uomo non vive di solo pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Digiuno è volontà di dominio sul proprio egoismo, sulla propria superbia, sulla propria avarizia.
Chi digiunando vince tutti questi vizi e cattive inclinazioni dei sensi e dello spirito umano diviene un costruttore di pace.
Perché il digiuno sia capace di essere fermento di vera pace deve essere necessariamente unito alla preghiera poiché ogni dono perfetto discende dall’alto.
Digiuniamo, non solo dal cibo, e preghiamo costantemente, avremo le mani sul timone della storia e costruiremo e diffonderemo ogni giorno quel regno di amore e di pace che tanto il nostro cuore desidera.
Sac. Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Figlia Mia, se per tuo mezzo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu devi essere la prima a distinguerti per la fiducia nella Mia Misericordia. Esigo da te atti di Misericordia, che debbono derivare dall'amore verso di Me. Devi mostrare Misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né rifiutarti né giustificarti. Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l'azione, il secondo è la parola, il terzo la preghiera. In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell'amore verso di Me. In questo modo l'anima esalta e rende culto alla Mia Misericordia. Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta. Per mezzo di questa immagine concederò molte grazie alle anime, essa deve ricordare le esigenze della Mia Misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere.
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