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Il respiro del Cuore ¬ |
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Data pubblicazione: giovedì 24 luglio 2003
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SPIRITUALITÀ - RAGGI DEL CUORE DI GESÙ
umiltà
E' riconoscere nella chiarezza dello Spirito la propria condizione di povertà e allo stesso tempo di grandezza!
Povertà: nel nostro povero cuore abita il peccato sempre pronto ad aggredirci come le tre fiere che si presentarono al cospetto di Dante per sbarrargli la strada.
Grandezza: siamo figli dell'Altissimo, del Creatore, del Signore Dio Onnipotente.
In Cristo ogni nostra speranza nella povertà del peccato come nella grandezza della figliolanza divina.
Colui che ci ha creati, ci ha anche redenti. Colui che ci ha redenti e resi figli di Dio, ci attende nella gloria.
Avanti, dunque, con al fianco il Cristo nessuna bestia insidiosa e terrificante potrà sbarrarci il cammino da Dio in Dio!
Sac. Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Per tutto il giorno sono stata tormentata da terribIli tentazioni. Delle bestemmie premevano contro le mie labbra e provavo un avversione per tutto ciò che è santo e divino, ma lottai per tutta la giornata. Verso sera cominciò a sopraffarmi un'idea: “ Perché parlare di ciò al confessore? Egli si metterà a ridere per questo”. L'avversione e lo sconforto s'impadronirono della mia anima e mi sembrava che in tale stato non potessi in nessun modo accostarmi alla santa Comunione. Un dolore così acuto colpi la mia anima, che per poco non gridai a gran voce in cappella. Tuttavia mi accorsi che c'erano le suore e decisi di andare nell'orto a nascondermi per poter almeno piangere forte. Ma improvvisamente Gesù stette vicino a me e disse: “ Dove intendi andare? “. Non risposi nulla a Gesù, ma riversai davanti a Lui tutta la mia sofferenza e cessarono tutte le insidie di satana. Gesù mi disse: “ La pace interiore che hai è una grazia “. E spari improvvisamente. Io mi sentii felice e tranquillizzata in modo misterioso. Per la verità far in modo che possa tornare in un attimo una tranquillità così forte, questo in realtà può farlo soltanto Gesù, Egli, l'Altissimo.
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