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Data pubblicazione: venerdì 18 marzo 2005
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SPIRITUALITÀ - RAGGI DEL CUORE DI GESÙ
La Passione di Cristo
Nell’apice dell’infinito mistero di Dio brucia eternamente il Fuoco purissimo dell’Amore con il quale il Padre e il Figlio eternamente si amano.
L’eterno Desiderio amoroso, Gesù lo manifesterà ai suoi discepoli nell’ultima Cena, dove consegnerà tutto Se stesso per amore nostro, per questo disse:
“Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi”, cioè: “Ho desiderato con Amore divino ed eterno di sacrificare fino alla morte la mia vita per voi, affinché voi che siete nella morte, nella comunione con me possiate ricevere la vera vita ”.
E il Suo Corpo fu spezzato nel Pane e il Suo Sangue fu consacrato nel calice.
La Passione di Cristo per l’umanità lo porterà, folle d’amore, a prendere il nostro posto nella condanna a morte, negli scherni e negli sputi, nelle percosse, ridotto a brandelli sotto i colpi dei flagelli, sfinito nelle forze e schiacciato sotto il peso insopportabile della Croce, lacerato nelle carni dai chiodi, e appeso nudo come un verme per essere spettacolo d’ignominia al mondo:
“Uomo dei dolori che ben conosce il patire!”.
E ancora tentato da satana nell’estrema testimonianza dell’Amore:
“Se sei Figlio di Dio scendi dalla croce”.
Eppure non si udì un lamento sulle Sue divine labbra e dalla Sua bocca non si udì un insulto, ma solo parole di conforto, di perdono e di speranza.
Tu solo o Cristo hai la nostra piena fiducia.
Solo in Te possiamo pienamente riporre le nostre vite, certi che le riscatterai dal peccato e dalla morte e ci condurrai alla perfezione dell’Amore dove un’unica Passione dal Tuo Cuore brucerà nei nostri cuori, dentro il Cuore del Padre, Fiamma viva d’Amore per l’eternità.
Sac. Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Figlia Mia, se per tuo mezzo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu devi essere la prima a distinguerti per la fiducia nella Mia Misericordia. Esigo da te atti di Misericordia, che debbono derivare dall'amore verso di Me. Devi mostrare Misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né rifiutarti né giustificarti. Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l'azione, il secondo è la parola, il terzo la preghiera. In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell'amore verso di Me. In questo modo l'anima esalta e rende culto alla Mia Misericordia. Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta. Per mezzo di questa immagine concederò molte grazie alle anime, essa deve ricordare le esigenze della Mia Misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere.
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