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Data pubblicazione: sabato 13 ottobre 2007
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SPIRITUALITÀ - RAGGI DEL CUORE DI GESÙ
Gesù Cristo: la misura del vero Amore.
“Per me il vivere è Cristo…”
Con queste parole l’Apostolo Paolo esprimeva nel modo pieno il senso ultimo della vita cristiana: incarnare Cristo in sé.
Ma per poterci aprire a questa mistica verità del cristianesimo dobbiamo avere una giusta idea della persona e della vita di Gesù Cristo. Oggi purtroppo, come in ogni epoca storica dai Padri Apostolici in poi, vi è la tendenza ad una visione riduttiva della persona e della vita di Cristo. Le difficoltà che sorgono le ritroviamo nelle prime eresie cristologiche: accentuare troppo la divinità (monofisismo) che porta allo spiritualismo disincarnato, preghiera ma senza amore solidale; oppure accentuare troppo l’umanità (docetismo) che cade nel pragmatismo materialista, attività ma senza adorazione, l’uomo illuso della piena autosufficenza.
La verità ovviamente sta nell’equilibrio delle due dimensioni della persona di Gesù Cristo: il Verbo di Dio incarnato, vero Dio e vero Uomo.
Da questa verità fondamentale del cristianesimo, scaturisce la misura dell’amore di Dio per l’uomo e dell’uomo per Dio, che troverà pieno compimento nella coerenza di questa scelta fino al supremo sacrificio della morte di croce per la gloria di Dio e la salvezza dell’uomo, che acquista però il suo vero valore alla luce della Resurrezione.
Sac. Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Durante l'adorazione serale, ho visto Gesù flagellato e torturato, che mi ha detto: “Figlia Mia, desidero che fin nelle più piccole cose dipenda dal confessore. I tuoi più grandi sacrifici non Mi piacciono, se li compi senza il permesso del confessore, mentre al contrario il più piccolo sacrificio ha una grande importanza ai Miei occhi, se è fatto col permesso del confessore. Le più grandi opere sono senza importanza ai Miei occhi se sono frutto del proprio arbitrio, e spesso non s'accordano con la Mia volontà e meritano piuttosto un castigo e non un premio; mentre la tua più piccola azione fatta col permesso del confessore, è gradita ai Miei occhi e Mi è immensamente cara. Convinciti bene di questo per sempre. Vigila incessantemente, poiché tutto l'inferno si sta impegnando in tutti modi contro di te, a causa di quest'opera, poiché molte anime si allontaneranno dalla bocca dell'inferno e glorificheranno la Mia Misericordia. Ma non temere nulla, poiché Io sono con te; sappi che da sola non puoi fare nulla”.
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