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Data pubblicazione: martedì 9 marzo 2004
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SPIRITUALITÀ - FAVILLE DELLA LAMPADA
Luce negli occhi
Le cose inferiori a noi bisogna conoscerle, ma non fermarvisi. Le cose superiori a noi bisogna conoscerle e fermarsi. Bisogna contemplare la luce che viene dall’alto. Con l’ardenza del cuore sempre più ardente. La legge è sempre uguale, morire per vivere e vivere di luce. Contemplare la luce che si accende in tutti i cuori, vedere il volto di Dio in ogni creatura. Come i santi, ch’ebbero la visione cristocentrica della natura e non videro più nulla, soltanto il volto di Cristo pieno di Spirito Santo. Furono ciechi a tutto il resto. Quando la luce si accende nei nostri cuori, si accende attraverso i fantasmi e alle idee, è come la luce delsole che ci percuote. Ma il santo passa come Mosè, attraverso la caligine sacra dell’Oreb. E la natura si spenge. Allora, attraverso la luce soprannaturale del Verbo, si sente tutta la vanità delle cose nostre, si vede in Dio tutto. Io sono colui che è.
Sac. Francesco Mottola OSC
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l'eternità. Tutto quello che esiste, è uscito dalle viscere della Mia Misericordia. Ogni anima nei Miei confronti rifletterà per tutta l'eternità sul Mio amore e sulla Mia Misericordia. La festa della Misericordia è uscita dalle Mie viscere; desidero che venga celebrata solennemente la prima domenica dopo Pasqua. L'umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia.
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